Versione testuale dell’intervento di Federico Pari, di Romagna Street Photography, all’incontro con il pubblico organizzato e ospitato dall’Associazione TANK Sviluppo Immagine nell’ambito del PerCORSO di Fotografia, martedì 8 marzo 2016.


STREET PHOTOGRAPHY E REPORTAGE: NESSI.

La mia professione, neanche a dirlo, mi porta a stretto contatto con la fotografia: il fotografo lo faccio di professione. Questo, tuttavia, non ostacola affatto la voglia di portare sempre con me una fotocamera quando esco di casa con altri fini. Per altro il mio settore di lavoro mi porta a stretto contatto con la fotografia effettuata in ambienti quasi sempre chiusi (architettura e still life), quindi la voglia di dedicarmi a quei generi fotografici che tipicamente trovano il loro campo di azione all’aperto non cala di certo.

Non ho un genere a cui dedico maggior tempo rispetto ad altri: quando ho una fotocamera con me l’intento e’ fotografare cio’ che mi piace tra le cose che osservo; per questo motivo le mie collezioni di immagini attraversano diversi generi fotografici.

Al momento della nascita del collettivo Romagna Street Photography le mie fotografie di genere street non erano poi molte, soprattutto tenendo conto del fatto che molte di esse non erano state scattate nel nostro territorio (quindi non utilizzabili secondo le regole del nostro manifesto). Possedevo invece un buon numero di fotografie realizzate in Romagna che ritraevano situazioni di strada ma con un taglio, per cosi’ dire, piu’ reportagistico.

La domanda che mi sono posto, a questo punto, era quasi ovvia: puo’ essere considerata street photography anche una fotografia nata da un’idea di reportage? Fermo restando che qualunque discussione inerente all’inscatolamento in categorie di qualsivoglia forma d’arte lascia il tempo che trova, una categorizzazione e, se vogliamo, una definizione di street photography e’ pur sempre comoda per inquadrare l’obiettivo del nostro manifesto.

Sono andato dunque alla ricerca, esclusivamente nel mio archivio, di fotografie che potessero essere inerenti al genere street photography (naturalmente per qualcuno potrebbero appartenere a tutt’altro genere), accompagnando questa ricerca con un’altra, in parallelo: qualche considerazione letta in giro per i vari forum di fotografia su cosa potesse essere, o meno, la street photography.

Questi i primi esempi

 

nove-colli-2015-1

 

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pescatratta (5)

 

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Subito dopo questo scatto riporto una considerazione trovata nella seconda ricerca: “Io personalmente faccio fatica a considerare scatti street certi ritratti ambientati.

Qualcuno potrebbe trovarsi d’accordo con questa affermazione, qualcun’altro giurerebbe che la fotografia del ciclista e’ un esempio di street photography. Quale dei due approcci e’ giusto?

Un nuovo esempio:

 

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E, di nuovo, una considerazione che sembra scritta apposta per questa fotografia: “Per me sono street and life tutte quelle foto che catturano un istante e lo affidano all’eternita’, senza che nulla nel contesto sia stato “fermato” ad arte e/o non sia “naturalmente” e/o per sua condizione naturale li’, in quel momento ed in quel luogo.
Io, infatti, non le guardo nemmeno le foto di studio, viaggio o posa, tantomeno moda, quando il soggetto (qualunque sia stato in qualche modo “preparato”).

Anche qui, immagino che molti dichiarerebbero questo scatto come appartenente alla categoria street photography, ma se dicessi che quelli ritratti sono miei amici e che avevo detto loro di andare avanti perche’ li avrei raggiunti poco dopo? Non sapevano che sarebbero stati fotografati ma in qualche modo sono stati preparati, e quest’azione, secondo l’approccio precedente, negherebbe l’appartenenza al nostro genere street.

Ancora un esempio:

 

nove-colli-2015-4

 

Ritroviamo anche per questo scatto un’opinione che sembra scritta apposta: “Si può definire “strada” qualsiasi contesto e situazione non costruita e non messa in posa dal fotografo nella quale, in prima battuta, soggetto della foto sia l’uomo, il suo agire ed il suo interagire con l’ambiente e con il prossimo.

Le due cicliste si sono messe in posa naturalmente; siamo al limite della street photography secondo la definizione precedente.

E qui veniamo al nodo principale della questione, perche’ queste due affermazioni negherebbero il nesso tra street photography e reportage:

L’incertezza sul perchè una street è bella o meno è anche legata al fatto che chi la giudica non è l’editore di un giornale, non è un’agenzia stampa, non è nemmeno il cliente che ha ci ha commissionato le foto del matrimonio. Esiste ovviamente il reportage, ma è cosa ben diversa. Il reportage ha la possibilità di essere giudicato come idoneo o meno allo scopo di rappresentare quel qualcosa che il reporter è stato inviato a riprendere.

Onestamente non credo che lo scopo della street photography sia quello di raccontare qualcosa. Se lo scopo fosse questo, sarebbero piu’ adatti generi quali il reportage o il foto-giornalismo.
La street photography, per quello che mi riguarda, deve trovare e fissare una “bella forma” e lo deve fare nel quotidiano, normalmente incontrollabile. Un obiettivo difficile: trovare un equilibrio all’interno di un caos; questo e’ cio’ che lo rende il genere fotografico piu’ affascinante.

Tornando alle prime fotografie che ho proposto come street photography (ricordiamo che per qualcuno potrebbero non appartenere alla categoria), vorrei far notare come quattro di esse (nello specifico: il bambino che osserva i ciclisti in arrivo, il primissimo piano del ciclista, la fotografia delle due cicliste e quella dei bambini che tirano una cima) sono tutte estratte da singoli reportage che ho presentato sul collettivo: La Nove Colli e La Pesca alla Tratta

Parrebbe strano considerare street photography uno scatto isolato da altri e farlo ricadere nella categoria reportage se reinserito; ecco il nesso.

Credo che ancora piu’ palese sia l’esempio seguente

 

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Una fotografia che ho scattato a Londra, che so per certo verrebbe definita street, anche perche’ questa volta non viola nessuna delle possibili visioni che ho riportato in precedenza: non c’e’ preparazione, non e’ un ritratto ambientato e cosi’ via. Tuttavia inserita insieme ad altri scatti che ho effettuato nella medesima giornata uscirebbe dalla categoria street, almeno secondo l’ultimo parere che ho riportato: era mia intenzione realizzare un brevissimo reportage sui “marchi di fabbrica” inglesi quali taxi, bus bipiano rossi, te’ e cabine telefoniche e che vi mostro qui.

 

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Dunque se e’ reportage non puo’ essere street photography? Se e’ ritratto ambientato nemmeno? E se i soggetti sono consapevoli o preparati neanche?

I nessi che io vedo tra street photography e reportage sono tanti, ma se proprio non sapete che pesci pigliare nel catalogare una fotografia, e se proprio non potete fare a meno di farlo, vi suggerisco una regola pratica: se non sai cos’e’, allora e’ street photography!