© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography
© Daniele Prati per Romagna Street Photography

La mura di sabbia a protezione degli stabilimenti è l’oggetto di questo reportage insolito di Daniele Prati. Chi ha visitato una qualsiasi spiaggia romagnola durante l’inverno sa di cosa stiamo parlando. Gli altri possono farsi un’idea con queste foto o con i versi della poesia qui sotto:

La ruspa pettina la sabbia in colpi rettangolari di acceleratore e manda pennacchi di fumo nero a incrociare le linea diluita dell’orizzonte.
Il raccoglitore di vongole, in braghe di plastica verde, ara il fondo dell’estate con un vomere d’acqua.
La mura sta di contro ai golpe di mare dell’inverno: una barriera percorribile, un ballatoio sulla geografia di una battaglia conclusa.
I mosconi tirati in secca sotto alle verande e i pedalò addossati verticali alle cabine, dove le porte sono state sostituite da pannelli scrostati.
Le insegne sulle serrande abbassate, fasciate nella plastica nera dell’immondizia e comunque la sagoma sorridente del raggiante sole del bagno Adria, o i delfini guizzanti del bagno Internazionale.
Le cabine sono mute, alcune a bocca aperta, il lungomare tace, imbavagliato dalle reti cascanti dei campi da racchettoni e beach volley.
Mucchietti di sabbia crescono come muschio negli angoli tra muretti, panchine e marciapiedi.

Location: il tratto di spiaggia di Cesenatico