Federico PARI
Fotografo professionista, romagnolo di Cesenatico, membro di Romagna Street Photography fin dalla fondazione.
Sito web: www.federicopari.it
Instagram: resvariae
Email: info@federicopari.it
C’erano una volta Musica e Fotografia, due passioni che ho avuto fin da piccolo; la musica mi entusiasmava e la fotografia mi intimoriva. La chitarra del babbo (al tempo una Yamaha, se non ricordo male) era a mia disposizione ma troppo grande da maneggiare e così facevo fischiare il flauto. Le macchine fotografiche del babbo, una mitica FTb e poi una minuscola Minox, erano più piccole ma facevano paura. Fuori erano di solido metallo, le aprivi e c’erano tutti quei meccanismi strani e delicati… troppo rischioso usarle.
Sbagliare una nota col flauto era spiacevole ma non grave, perché si poteva riprovare, sentire subito i risultati, correggere gli errori; finché c’era fiato c’era speranza, e di fiato ce ne era a sufficienza. Sbagliare una foto era spiacevole e, ai miei occhi, grave; i risultati non si vedevano subito, si aveva la terribile sensazione di avere sprecato qualcosa, la pellicola costava e bisognava andare a comprarla, le stampe pure. Da bimbo ho scattato molto poco, da adolescente e da grandicello assolutamente nulla.
Mi appassiono ai Jethro Tull e riprendo in mano il flauto traverso; a questo punto l’unico contatto con la fotografia era: sprecare qualche fotogramma dei rullini degli amici con foto forzatamente brutte e provocatoriamente spacciate per pseudoartistiche (ero diventato il loro incubo ai compleanni).
Poi un giorno di… qualche anno fa… scopro il mondo digitale e metto le mani su una Canon A80, scopro John Coltrane e metto le mani su un Saxofono Tenore B&S serie 1000, la mia prima fotocamera digitale e il mio primo saxofono. Inizio a usarli entrambi, molto, suono di tutto (bugia) e fotografo di tutto (questo invece è vero… non ero molto selettivo perché dovevo, nel bene e nel male, recuperare tutti gli anni persi senza far foto; c’era da sperimentare).
Dalla A80 alla storica prima reflex acquistabile senza svenarsi, la mitica Canon 300D, il passo è breve, come quello tra il B&S serie 1000 e il meraviglioso serie 2000. Un mio amico pianista mi chiede di fare qualche serata piano-sax in qualche hotel, accetto volentieri. Allo stesso tempo due miei cari amici mi chiedono di collaborare con loro per alcuni servizi fotografici in qualche hotel, accetto volentieri.
Negli anni di fotocamere ne ho usate e cambiate diverse, il sax è ancora quello. La Musica, una fedele compagna; la fotografia, il mio lavoro.